Ultrasuoni

23.04.2020

Come vengono usati gli ultrasuoni in medicina? Li conosciamo come tecnica diagnostica, pensiamo per esempio all'ecografia. Ma non tutti sanno cosa sono gli ultrasuoni con esattezza, perché siano tanto utili e, soprattutto, se esistano o meno conseguenze potenzialmente dannose per la salute umana.

ULTRASUONI: MA COSA SONO?

Gli ultrasuoni, in breve, sono onde acustiche con una frequenza superiore ai 20 kHz (20.000 Hertz), ovvero non udibili all'orecchio umano. L'uso degli ultrasuoni sul corpo umano è possibile perché l'ultrasuono penetra nel sistema biologico (a una profondità inversamente proporzionale rispetto alla frequenza delle onde) e lì viene rilasciata l'onda.

Questo "rilascio" ha diversi effetti sull'organismo ed è usato non solo in diagnostica ma anche per curare patologie ortopediche e muscolari, in fisioterapia e addirittura in medicina estetica.

ULTRASUONI: ECOGRAFIA

Uno degli usi più conosciuti degli ultrasuoni è l'impiego nelle indagini ecografiche. L'ecografia è appunto una tecnica di diagnostica che si fonda sugli "echi" generati dagli ultrasuoni che attraversano un campo biologico (dunque, un organo o un tessuto). La tecnica ecografica è usata in radiologia, in ostetricia e in chirurgia.

Questa tecnica diagnostica permette, infatti, di indagare quelli che vengono definiti "tessuti molli". Per esempio, in seguito a un problema agli arti, il medico può richiedere sia una radiografia (che non permette di vedere le parti molli) sia un'ecografia, che riesce a evidenziare una "fotografia" anche del tessuto.

L'ecografia si può definire innocua, anche perché si presume non se ne abusi, ed è anche relativamente economica. C'è però da precisare che l'ecografia dipende molto dalla professionalità e dalla capacità dell'operatore ecografico: per semplificare potremmo dire che la radiografia è oggettiva, mentre una buona riuscita dell'ecografia è legata in modo molto stretto alla manualità e, soprattutto, all'interpretazione corretta di chi la esegue.

ULTRASUONOTERAPIA

Gli ultrasuoni vengono usati anche come vera e propria terapia, soprattutto in ambito ortopedico. Ma non solo, con l'ultrasuonoterapia si ottengono ottimi risultati anche in medicina estetica.

L'ultrasuonoterapia è, dunque, una tecnica terapeutica che usa proprio l'azione delle onde sonore (ultrasuoni) su un campo biologico (corpo). La potenza dell'onda è nella sua capacità di penetrare nei tessuti in profondità. Le onde usate in ultrasuonoterapia hanno una frequenza compresa tra i 750 KHz e i 3 MHz: più è elevata la frequenza, meno in profondità penetra l'onda. Dunque, la scelta del tipo di frequenza cambia a seconda dell'organo e del tessuto trattati, e a seconda del tipo di terapia richiesta.

Ma perché l'onda, ovvero l'ultrasuono, è così benefica? Perché una volta penetrata nel campo biologico, esercita diverse azioni: un'azione chimica, un'azione termica e anche un'azione importante sulla circolazione. Ecco perché l'ultrasuonoterapia viene impiegata per il trattamento di: artrosi, artriti, contratture muscolare, slogature, tendiniti, distorsioni, strappi muscolari, borsite e anche cellulite.

ULTRASUONI IN FISIOTERAPIA

Dunque, l'ultrasuonoterapia è una tecnica di elezione anche in fisioterapia. L'irradiazione ultrasonora, infatti, genera un effetto simile a un micro massaggio (pulsante meccanico) e anche un effetto termico, scaldando in profondità.

Questo mix di azioni fa sì che vengano agevolati gli scambi cellulari e intracellulari. Il trattamento con ultrasuoni può essere effettuato in due modi diversi: in modo diretto e in modo indiretto. Il metodo più usato è quello per contatto diretto: si applica un gel conduttivo sulla testina dell'apparecchio e sulla zona da trattare. Quindi, si sposta la testina con movimento di tipo rotatorio lento (pulsato se l'area in questione è ridotta). Il trattamento a contatto indiretto, invece, si esegue in acqua.

Si immerge la zona da trattare in una specie di bacinella e la testina rimane staccata dalla cute per 1 cm circa. Si tratta di un metodo meno comune ma molto utile nel caso in cui si debbano trattare zone irregolari e difficili da trattare direttamente: per esempio, gomiti, mani e malleoli.

I benefici degli ultrasuoni, dunque, si possono riscontrare a diversi livelli. La terapia è antalgica (per combattere il dolore), anti-gonfiori, anti-aderenze dei tessuti, biostimolante a livello cellulare e miorilassante (decontratturante sui muscoli).

CONTROINDICAZIONI

Gli ultrasuoni sono piuttosto sicuri, ma esistono comunque controindicazioni. Per esempio, le onde sonore non possono essere impiegate in zone adiacenti al cuore se si soffre di miocardiopatie. Allo stesso modo, ne è controindicato l'uso vicino agli organi sessuali e al midollo osseo, in presenza di neoplasie e tromboflebiti.

Meglio evitare l'applicazione di ultrasuoni, inoltre, nei bambini e negli adolescenti così come in presenza di osteoporosi (possono peggiorare la decalcificazione dell'osso).